- gli (1)
- gli (1)}art. determ. m. pl. (si usa davanti a parole m. pl. che cominciano per vocale, gn , ps , s impura , x e z . Si può apostrofare solo davanti a parole che cominciano per i : gli automobilisti , gl'individui | Fondendosi con le prep. proprie semplici dà origine alle prep. art. m. pl. agli , cogli , dagli , degli , negli ). (V. nota d'uso ELISIONE e TRONCAMENTO)————————gli (2)gli (2)}A pron. pers. atono di terza pers. m. sing. (formando gruppo con altri pron. atoni si premette a si e a se ne : gli si dice la verità? Seguito dai pron. atoni la , le , li , lo e dalla particella ne , assume le forme gliela , gliele , glieli , glielo , gliene ) A lui, a esso (come compl. di termine): gli ho detto di fare in fretta; devo parlargli subito. B pron. pers. atono di terza pers. m. e f. pl. (fam., tosc.) A essi, a esse, a loro: ho visto i tuoi fratelli e gli ho detto tutto. ‹L'uso di gli come pronome personale di terza persona plurale è sempre più comune e accettato, soprattutto nella lingua parlata. Meno comune è il termine loro: ho incontrato Mario e Anna e ho consegnato loro i biglietti suona certamente più formale che gli ho consegnato. Si usi quindi loro solo in determinati contesti specialmente nella lingua scritta. Si deve invece mantenere la distinzione, al sing., fra gli, maschile, e le, femminile: gli (= a lui) ho promesso di venire; le (= a lei) ho affidato un incarico.Œ (V. nota d'uso ELISIONE e TRONCAMENTO)
Enciclopedia di italiano. 2013.